martedì 31 maggio 2011

Torta con crema di limone



La particolarità di questa torta è che la crema è fatta con l'acqua invece che con il latte e l'effetto è quasi di una gelatina. La ricetta non è mia ma di un’amica di mia suocera anche se sono anni che la preparo. La bontà di questa torta dipende naturalmente dalla qualità dei limoni che devono essere non trattati.

Ricetta della torta con crema di limone
Frolla
400 gr di farina
2 uova intere
150 gr di zucchero
150 di burro
La buccia grattugiata di un limone
1 bustina di lievito per torte

Crema di limone (da cuocere a bagnomaria)
½ litro di acqua
60 gr di fecola
1 tuorlo
200 gr di zucchero
La buccia grattugiata e il succo di un limone
Procedimento
Cominciamo con la crema che va cotta a bagnomaria. Con una frusta lavorare direttamente nel pentolino lo zucchero, il tuorlo il succo e la buccia del limone e la fecola. Aggiungere l’acqua un po’ alla volta in modo da non formare grumi. Mettere sul fuoco e girare di continuo fino a quando la crema si addenserà. Vi accorgerete che è pronta quando cambierà colore. Lasciate raffreddare.




Ora tocca alla frolla. Mettere su una spianatoia la farina, fare un incavo. Distribuite lungo i bordi il lievito setacciato. Aggiungere lo zucchero, la buccia di limone, le uova e il burro. Lavorate l’impasto per poco tempo e mettetelo a riposare in frigo coperto con la pellicola. Quanto deve riposare? Due ore se avete tempo o altrimenti una ventina di minuti. Quasi sempre mi capita di aspettare solo i venti minuti.
La crema di limone si sta raffreddando, la frolla riposa in frigo e voi? Non cincischiate come dice una mia amica. Cominciate a lanciare qualcosa nella lavastoviglie. Imburrate e infarinate una tortiera apribile da 24 cm e accendete il forno.
Dividete la frolla a metà, la prima metà servirà per foderare la tortiera. Bucherellare con una forchetta il fondo. Mettere tutta la crema e coprire con la restante frolla. 





Questa è l’operazione più difficile. Stendo la frolla sulla spianatoia molto infarinata. Appoggio sulla frolla la tortiera per fare il segno del cerchio che mi occorre. Tolgo l’impasto eccedente e arrotolo su un matterello anch’esso infarinato. E poi con un gesto veloce lo srotolo sulla crema per chiudere la torta. Un po’ di impasto mi avanza sempre e con i taglia biscotti preparo delle decorazioni.



 La torta è pronta per essere informata a 180° per venti minuti. Il tempo dipende anche dal vostro forno. La torta sarà cotta quando la frolla sarà dorata. Servite spolverizzandola con zucchero a velo.








Ho portato la torta a una cena tra amici. L’ho confezionata con del cellophane e chiusa a forma di uova di pasqua ed ho fermato l’estremità con fiocco di rafia color naturale, spighe di grano ed un fiore di semi di zucca e pepe rosa. Questo fiore l’ho trovato sul sito di Rosi Jo (mettere collegamento?), è formato da un cerchietto di cartoncino (ho usato la scatola delle merendine). Per incollare i semi ho usato la colla in tubetto tipo uhm, ne ho messo un cerchio/filo lungo la circonferenza e poi ho posizionato i semi di zucca per formare il cerchio più esterno. Altro giro di colla per formare il cerchio più interno. Per finire ho riempito il centro con pepe rosa. Potete utilizzare anche bacche rosse da raccogliere nelle siepi durante una passeggiata nei boschi. Sono stata fortunata perché il mio papà ha raccolto questo finto pepe rosa dagli alberi del viale del paesino in cui vive. L’albero si chiama schinus molle.

Varianti di decorazioni:









giovedì 26 maggio 2011

La ghirlanda del bosco


La ghirlanda del bosco

Le parti che compongono questa ghirlanda arrivano dal riciclo e dalla raccolta di materiali in un bosco durante un soggiorno nella campagna toscana presso la casa vinicola e agriturismo Buondonno ().

Come suggerito nel sito della mia venerata Rosi Jo (), ho fatto un cerchio di cartone e l'ho ricoperto con salsicciotti di carta di giornale tenuti alla base con del nastro adesivo. Ho poi ricoperto la base con foglie di alloro utilizzando del filo di ferro verde molto sottile (simile a quello utilizzato dai fiorai). Con la colla a caldo ho poi fissato tutti gli elementi (noci e mandorle direttamente dalla mia dispensa e piccole pigne, bacche di rosa, bacche di alloro, ghiande e delle piccole mele raccolte nei dintorni dell'agriturismo). Ho poi posizionato al centro una candela sferica acquistata da Ikea e in questo caso riutilizzata da una composizione precedente. Per nascondere la base, ho utilizzato della paglietta colorata recuperata da un cesto natalizio. Se non fosse per la presenza delle mele, la composizione sarebbe molto più duratura e può benissimo essere omessa. Ho cercato su internet un modo per rendere durature le mele ma non ho trovato nulla in merito. Avevo anche pensato di cerare il picciolo però non l'ho sperimentato ... forse la prossima volta.




Dovete sapere che prima di questo viaggio in Toscana non avevo mai visto il frutto della pianta dell'alloro che vi ho indicato come bacche in realtà è un frutto che si chiama drupe carnoso, lucido e violaceo.

Ho regalato questa composizione a un amico e collega che ci ha invitato a cena per farci vedere la sua nuova casa. L'ho confezionata con del cellophane per cesti natalizi e chiusa a forma di caramella fermando le due estremità con nastri di rafia color fucsia e naturale.

Spero vi sia piaciuto il mio primo post.
A presto
Biba