La mia amica Elisabetta ha deciso sorprendere il marito batterista con una batteria in pasta di zucchero. Mi ha chiesto dei consigli e visto che è alle prime armi, le ho offerto il mio aiuto. Naturalmente a pasticciare insieme a noi è venuta anche Antonella, inseparabile amica di zucchero e non solo.
Sono sincera, pensavo ce la cavassimo in un paio d'ore ma così non è stato. L'impresa è stata più lunga e ardua di quella immaginata con anche un epilogo divertente che vi scriverò alla fine del post.
Innanzitutto ecco il topper finito:
Occorrente:
- base quadrata di polistirolo;
- cilindri di polistirolo;
- pasta di zucchero bianca, nera, marrone e grigia;
- colorante in polvere oro;
Come prima cosa abbiamo fatto delle prove per riprodurre la composizione della batteria.
Questo è uno dei piatti, un cerchio di pasta modelling bianca lavorata un po' a sombrero.
Con i cutter circolari e la pasta bianca, abbiamo ricavato la parte inferiore e superiore "le pelli" della grancassa, del rullante, del timpano e dei tom tom. Mentre con lunghe strisce di pasta nera abbiamo ricoperto la parte del "fusto".
Con la pasta grigia, abbiamo riprodotto le chiavette per accordare e i cerchi e i cerchi che tendono le pelli.
Abbiamo posizionato la batteria sul quadrato di polistirolo ricoperto di pasta di zucchero marrone e venato con l'effetto legno, colorato con l'oro i piatti e i charleston,
La domanda alla fine della giornata è stata: "ma dove la mettiamo affinché arrivi sana e salva ad Aprilia da Roma con un viaggio in tram e poi in treno?". Dopo aver tirato fuori tutti i contenitori possibili e immaginabili, la soluzione è stata "una pentola da più di 10 litri". Eccola la "batteria" nella "batteria (di pentole)".
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